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04/12/2024

Milano e UE in prima linea contro il fumo: dal 2025 divieti rafforzati

Divieti ampliati per il fumo all’aperto e misure contro sigarette elettroniche: l’UE punta a una generazione senza tabacco entro il 2040

L’Unione Europea accelera sulla battaglia contro il fumo

L’Unione Europea ha annunciato nuove raccomandazioni per ridurre l’esposizione al fumo passivo, includendo non solo le sigarette tradizionali ma anche sigarette elettroniche e dispositivi a tabacco riscaldato (HTP). L'obiettivo, ambizioso e di ampio respiro, è quello di creare una “generazione senza tabacco” entro il 2040. Le direttive propongono di estendere i divieti anche a spazi pubblici all’aperto, come parchi giochi e dehors dei ristoranti, spingendo i governi nazionali ad adottare normative più stringenti.

Le nuove indicazioni, approvate sotto la presidenza ungherese del Consiglio dell’UE, mirano a tutelare in particolare bambini e giovani, considerati i più vulnerabili. Péter Takács, segretario di Stato ungherese per la Salute, ha sottolineato come queste misure possano contribuire a prevenire malattie gravi come il cancro e le patologie cardiovascolari.


Sigarette elettroniche e tabacco riscaldato nel mirino

La lotta al fumo non si limita più ai prodotti tradizionali: le sigarette elettroniche, spesso ritenute meno dannose, e i dispositivi a tabacco riscaldato sono ora sotto i riflettori. L’industria del tabacco, che ha investito notevolmente nella diversificazione dei prodotti, si trova ad affrontare nuove sfide normative. Le emissioni di questi dispositivi, pur diverse dal fumo tradizionale, possono contenere sostanze tossiche e inquinanti, esponendo passivamente i non fumatori ai loro effetti.

In parallelo, molti Paesi dell'UE stanno valutando misure più rigide per questi dispositivi, che negli ultimi anni hanno guadagnato popolarità, specialmente tra i giovani grazie alle versioni aromatizzate.


Il modello Milano: pioniere delle restrizioni all'aperto

In Italia, Milano rappresenta un esempio di città già attiva nella lotta al fumo all’aperto. Dal 2021, il capoluogo lombardo ha imposto divieti in spazi pubblici come fermate dei mezzi, parchi e aree sportive. Nonostante i risultati iniziali modesti – con solo 14 multe elevate in tre anni – l’amministrazione comunale ha deciso di intensificare gli sforzi. Dal 2025, infatti, il divieto sarà esteso a tutte le aree pubbliche all'aperto, comprese le strade cittadine, prevedendo sanzioni per i trasgressori.

Queste misure non solo migliorano la qualità dell'aria, ma rappresentano un forte segnale nella lotta contro le malattie legate al tabacco. L’esperienza milanese potrebbe ispirare altre città europee ad adottare politiche simili, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi UE per il 2040.


Una sfida per la salute pubblica

La guerra al fumo si evolve, coinvolgendo nuove categorie di prodotti e ampliando le aree soggette a restrizioni. Con l’Unione Europea e città come Milano in prima linea, la direzione è chiara: proteggere la salute pubblica e garantire un futuro libero dal tabacco. La sfida ora passa ai governi nazionali, che dovranno tradurre queste raccomandazioni in leggi efficaci e applicabili.

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