Dopo il raggiungimento dell’accordo, si attende l’ultimo passo dell’Antitrust europeo per il futuro di Ita Airways e il piano di investimenti di Lufthansa
L’accordo tra Ita Airways e Lufthansa ha raggiunto la sua fase decisiva, ma ora il futuro della compagnia italiana dipende dall'ultimo passo dell'Unione Europea: il via libera della Commissione Antitrust. Dopo settimane di negoziati intensi, culminati con il pacchetto inviato a Bruxelles, la palla passa ora nelle mani degli uffici di Strasburgo, che devono valutare i “rimedi” proposti per tutelare la concorrenza sul mercato aereo europeo.
L’intesa, che segna un passo importante nel futuro di Ita Airways, è stata accolta con ottimismo da tutte le parti coinvolte. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, insieme alla stessa Lufthansa, hanno espresso fiducia riguardo a una rapida approvazione dell’accordo, che potrebbe arrivare già entro la fine dell’anno. Il negoziato, che inizialmente sembrava destinato al fallimento, è stato finalmente sbloccato grazie alla rinuncia di Lufthansa alla clausola di aggiornamento del prezzo, che avrebbe potuto ricalcolare l’intero valore dell’operazione, oscillando intorno ai 100 milioni di euro. Con un investimento complessivo di 829 milioni di euro, Lufthansa entrerà in Ita con una partecipazione iniziale del 41%, per poi acquisire gradualmente la totalità della compagnia entro il 2029.
Il pacchetto inviato a Bruxelles include anche alcune misure che potrebbero modificare l’equilibrio della concorrenza. Come già anticipato, Lufthansa dovrà rivedere la gestione delle rotte di corto e lungo raggio, con la creazione di accordi con altre compagnie, come EasyJet per i voli nazionali e con Air France e IAG per le rotte intercontinentali verso Stati Uniti e Canada. Si tratta di misure pensate per evitare il monopolio su determinate tratte e garantire una competizione leale tra le compagnie.
Ma non sono solo gli aspetti economici e strategici a preoccupare gli addetti ai lavori. I sindacati, che avevano visto il rischio di una paralisi dell'operazione, ora chiedono che l’intesa sia accompagnata da un solido piano industriale. Le sigle sindacali, tra cui Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, hanno ribadito l’urgenza di avviare un confronto per definire il futuro occupazionale dei lavoratori, con particolare attenzione a coloro che sono ancora in cassa integrazione o con contratti precari. “È il momento di capire quali saranno gli investimenti sul piano industriale e quante nuove rotte verranno aperte,” ha dichiarato Fabrizio Cuscito, coordinatore nazionale del trasporto aereo della Filt Cgil, chiedendo certezze sul futuro della flotta e sul riassorbimento dei 2.000 lavoratori in cassa integrazione.
Il passaggio di Ita Airways sotto il controllo di Lufthansa potrebbe anche segnare un’importante opportunità per la compagnia italiana. La prospettiva di entrare a far parte della Star Alliance, infatti, è un obiettivo che il sindacato Uiltrasporti auspica di raggiungere nel più breve tempo possibile. Tuttavia, la strada non è ancora tutta in discesa. Sebbene l’accordo con Lufthansa sembri a portata di mano, il verdetto finale dell’Antitrust europeo è l’ultimo ostacolo da superare prima di poter guardare al futuro con maggiore serenità.
La conclusione della trattativa rappresenta un punto di svolta per Ita Airways, che dopo anni di incertezze potrebbe finalmente trovare una solida stabilità, seppur sotto l’egida del colosso tedesco. Ora, l’Europa dovrà decidere se darne il via libera.
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