Il numero uno nerazzurro vuole festeggiare proprio contro il Milan: chiamerà il gruppo prima del weekend. E il nuovo prestito è vicino
Il 7, nella cultura cinese, viene considerato un numero molto fortunato. E Steven Zhang sta per tirare fuori una stella dalla tasca dei pantaloni: non sarà a Milano, ma a Nanchino ha già pronta la festa. Festa per il numero 7, il settimo trofeo da presidente, lo scudetto che vale la gioia più grande e pure l’aggancio ad Angelo Moratti per numero di titoli vinti con l’Inter, secondo proprietario di sempre più vincente. Non è una settimana normale, per Zhang. Non è un periodo ordinario, considerato quanto e come stia lavorando al rifinanziamento che gli consentirà di tenere ancora il club nerazzurro. E sono ore di attesa, perché da sempre il derby con il Milan è la partita più sentita per Steven.
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“Milano siamo noi”, ha più volte scritto in passato Zhang dopo le vittorie dei derby. È pronto a rifare lo stesso, è pronto a sottolineare ancora il suo pensiero, la superiorità cittadina dell’Inter, rivalità a cui tiene moltissimo. E il motivo è chiaro: a Milano ha molti amici e si è calato da tempo perfettamente nella realtà. Il fatto che segua questo derby a distanza non fa da ammortizzatore delle emozioni. Tutt’altro. Zhang sta seguendo passo dopo passo l’avvicinamento alla sfida di lunedì. Con i dirigenti è in contatto quotidiano, l’ha raccontato lo stesso Marotta nelle ultime ore. Ha avuto modo di scambiare idee pure con Inzaghi dopo la partita con il Cagliari. Ed è molto probabile che nelle ore che precedono il derby scudetto vorrà stimolare il gruppo, un po’ come fatto prima della finale di Supercoppa contro il Napoli a gennaio. Le modalità le deciderà lui stesso nel fine settimana, ma a Lautaro e compagni farà arrivare certamente un messaggio di incoraggiamento. Magari ripetendo proprio quello slogan a lui caro, Milano siamo noi. Il presidente vuole lo scudetto nel derby, vuole una giornata indimenticabile dentro un campionato indimenticabile. E alla squadra chiederà di lottare, di fare di tutto per centrare questo traguardo. Steven ci tiene. Per almeno tre motivi che proviamo a raccontare.
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Primo motivo, la rivalità. Zhang vive il derby da tifoso, ancor più che da presidente. La scorsa stagione l’esultanza per la doppia sfida vinta in Champions contro i rossoneri è stata enorme, nella sua ottica il dominio su una città così europea come Milano va oltre il puro sfottò. Vuol dire associare il più possibile il marchio Inter alla città, renderlo riconoscibile all’estero: del resto il brand Inter Milano, nel 2021, nacque proprio da questa esigenza. Secondo motivo: il ricordo del titolo perso due anni fa. È ancora vivo, la delusione fu fortissima dopo due terzi di stagione dominati. Vincere lo scudetto nel derby, lunedì, vorrebbe dire sorpassare a destra quell’amarezza. Il terzo motivo è in tutta la distanza che Zhang sente con Gerry Cardinale, il numero uno di RedBird e dunque del Milan. Tra i due non c’è mai stato dialogo, sul discorso stadio le strade differenti intraprese hanno allontanato i due club. E questo al netto dell’ultima telefonata tra i due avvenuta a febbraio.
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