La rivoluzione del marketplace: come sta cambiando il modo di fare business

I marketplace non sono altro che mercati virtuali che permettono a venditori e utenti, di acquistare e vendere prodotti e servizi su semplici piattaforme. I punti di forza di questi punti vendita virtuali sono: facilità di utilizzo, rapidità di acquisto e sicurezza.

Immaginiamoci, quindi, i marketplace come degli e-commerce, con la differenza che quest’ultimi, prevedono la vendita diretta da parte di un singolo venditore tramite un proprio sito web. Invece, un marketplace, è una piattaforma online che ospita più venditori, consentendo loro di mettere in vendita prodotti o servizi in un’unica vetrina digitale.

Un aiuto non di poco conto se si pensa che all’interno di un marketplace è possibile caricare foto, video, descrizioni accurate, schede tecniche e molto altro. In questo articolo andremo a vedere come sta cambiando il modo di fare business in tutto il mondo. Capiremo meglio la differenza tra e-commerce e marketplace e daremo dei consigli preziosi agli interessati.

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Differenze sostanziali tra e-commerce e marketplace

Le differenze tra l’e-commerce e i marketplace possono essere comprese meglio esaminando le loro caratteristiche tecniche, che includono aspetti come il modello di business (già visto in precedenza) l’esperienza utente, la gestione delle transazioni e altro ancora.

Per quanto riguarda l’esperienza utente, nell’e-commerce l’utente è interamente gestito e curato dal venditore, che progetta e ottimizza il proprio sito web per offrire una navigazione intuitiva e un’esperienza d’acquisto fluida. Nei marketplace, l’esperienza utente è influenzata sia dalla piattaforma stessa che dai singoli venditori.

Nella gestione dei prodotti dell’e-commerce, inoltre, il venditore ha il controllo completo sulla presentazione dei prodotti, la descrizione, le immagini e i prezzi all’interno del proprio negozio online. Nei marketplace, i venditori devono aderire alle regole e ai requisiti imposti dalla piattaforma in merito alla presentazione dei prodotti, ai prezzi e alle descrizioni. La piattaforma spesso fornisce modelli standardizzati per la presentazione dei prodotti.

Per quanto riguarda le transazioni, invece, nell’e-commerce il venditore gestisce direttamente le transazioni con i clienti, inclusi i pagamenti, le spedizioni e l’assistenza post-vendita.Nei marketplace, la piattaforma gestisce spesso il processo di pagamento, offrendo ai venditori e agli acquirenti un sistema sicuro per completare le transazioni. La piattaforma può anche fornire servizi logistici come la gestione degli ordini e la spedizione.

Marketplace per fare business: consigli utili

Chi è già un po’ avvezzo all’argomento dovrebbe sapere sicuramente che tra i marketplace più conosciuti in Italia vi sono Amazon, eBay, Facebook Marketplace e altri di più recenti come PagineGialle Shop. Realtà di questo tipo offrono una vasta gamma di prodotti e servizi, dalla tecnologia, passando per la moda.

Per sfruttare al meglio i poteri dei marketplace è bene:

• Selezionare con cura il marketplace: valutando quello più in linea con il proprio business. Anche se può sembrare scontato, questa fase è cruciale per il successo delle vendite. Ogni piattaforma ha pro e contro che devono essere valutati con attenzione;
• Stabilire un contatto diretto con il marketplace: se non si riesce a stabilire una comunicazione chiara con la piattaforma di marketplace fin dall’inizio, è possibile trovarsi in gravi complicazioni, come ad esempio ritardi di consegna, incomprensioni sul funzionamento della piattaforma o problemi nell’implementazione del portfolio prodotti;
• Comprendere il regolamento interno: ogni piattaforma ha i propri criteri e requisiti. Sebbene si assomigliano molto tra di loro, è cosa buona sincerarsi di aver compreso bene il loro funzionamento e le leggi interne;
• Curare foto e testi: per massimizzare l’efficacia delle inserzioni sui vari marketplace, è importante curare la qualità delle immagini e la precisione dei testi. Per fare questo potrebbe essere indispensabile il supporto da parte di copywriter e fotografi professionisti;
• Gestire clienti e ordini: magari avvalendosi di un sistema CRM. Quest’ultimo consente di analizzare dati, tracciare lead, automatizzare processi di vendita, mantenere un registro dei clienti, seguire le transazioni e analizzare i comportamenti di acquisto;
• Curare il servizio clienti: così da migliorare la reputazione, ottenere recensioni positive e incoraggiare il ritorno degli acquirenti. Una buona assistenza, infatti, promuove la fedeltà al marchio e favorisce una crescita continua delle vendite;
• Attuazione di tattiche pubblicitarie online e offline: così da spingere le vendite in rete grazie a canali come siti web aziendali, landing page, profili social. Ma anche eventi dal vivo, fiere di settore, etc…

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