Mentre la Cina accelera nella produzione di batterie, l’Europa fatica a mantenere il passo. Un’analisi del divario crescente e delle sfide future.
Il settore delle batterie per veicoli elettrici (EV), ibride plug-in (PHEV) e ibride (HEV) continua a espandersi con una forza inarrestabile, e il dominio delle aziende cinesi appare sempre più consolidato. Al centro di questo fenomeno ci sono due colossi: CATL (Contemporary Amperex Technology Co. Limited) e BYD, che, grazie alla loro avanzata tecnologia e capacità produttiva, occupano le prime posizioni a livello globale. L’ultimo rapporto di SNE Research, relativo al periodo gennaio-settembre 2024, fornisce numeri chiari che sottolineano non solo il continuo successo delle imprese cinesi, ma anche il notevole ritardo che l'Europa sta accumulando nella produzione di batterie per i veicoli elettrici.
Nel 2024, la domanda di batterie per auto elettriche ha raggiunto i 599 GWh (gigawattora) a livello mondiale, segnando un incremento del 23,4% rispetto all'anno precedente. A dominare il mercato sono CATL e BYD, con la prima azienda che mantiene la leadership incontrastata. Fino al mese di settembre 2024, CATL ha registrato una produzione di 219,6 GWh, pari al 36,7% della quota di mercato globale. Questa cifra mette in evidenza come più di un'auto elettrica su tre in circolazione oggi sia alimentata da batterie prodotte da questa compagnia. CATL non fornisce esclusivamente accumulatori per i costruttori cinesi, ma è anche partner di giganti come Tesla, BMW e Mercedes, a conferma dell'elevata qualità e affidabilità dei suoi prodotti.
BYD, la seconda azienda cinese in classifica, ha visto una crescita del 28%, raggiungendo una produzione di 98,5 GWh e conquistando il 16,4% del mercato globale. Il successo di BYD non si limita alla produzione di batterie: l'azienda ha puntato fortemente sulla produzione di veicoli elettrici e ibridi, con proiezioni che suggeriscono che, entro la fine dell'anno, supererà la soglia dei 4 milioni di auto vendute. L'approccio integrato di BYD, che include sia la produzione di veicoli che di batterie, ha permesso all'azienda di consolidarsi come un leader nel settore della mobilità elettrica.
Queste due aziende insieme detengono più della metà del mercato globale delle batterie per veicoli elettrici, segnando una chiara supremazia cinese. Al terzo posto troviamo LG Energy Solution, una compagnia coreana che ha registrato una crescita più contenuta del 4,3% e detiene una quota del 12,1% del mercato.
I principali produttori di batterie per veicoli elettrici nel periodo gennaio-settembre 2024 sono:
L’analisi di questi dati rivela chiaramente come le aziende asiatiche dominino il mercato, con una presenza consolidata e in espansione, mentre i produttori occidentali sembrano lottare per mantenere una posizione competitiva.
L'Europa, pur essendo stata una delle prime a comprendere l'importanza strategica della transizione verso la mobilità elettrica, si trova oggi in una posizione di netto svantaggio rispetto alla Cina. Nonostante i numerosi proclami e gli ambiziosi progetti, l'industria europea delle batterie per auto elettriche è significativamente in ritardo, con poche capacità produttive interne e una dipendenza crescente dalle importazioni.
Secondo un recente studio pubblicato da T&E (Transport & Environment), oltre la metà dei progetti relativi alla produzione di batterie nel Vecchio Continente rischiano di non concretizzarsi. Entro il 2030, solo il 47% della capacità di produzione di batterie agli ioni di litio pianificata in Europa sarà effettivamente realizzata. Questo gap, oltre a pregiudicare la competitività delle case automobilistiche europee, potrebbe compromettere gli obiettivi climatici dell'Unione Europea, rendendo difficile raggiungere i target di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni di CO2 nel settore automotive.
Affinché l'Europa possa colmare il divario con i leader mondiali, sarà fondamentale accelerare gli investimenti nelle tecnologie di produzione e nei processi di ricerca e sviluppo legati alle batterie. Inoltre, dovranno essere incentivati progetti di economia circolare per il riciclo delle batterie, al fine di ridurre la dipendenza da materie prime critiche come il litio, il cobalto e il nickel, risorse fondamentali per la produzione di accumulatori.
Se l'Europa intende realmente competere con la Cina nel settore delle batterie, è necessario un cambiamento radicale nella politica industriale, accompagnato da un sostegno concreto alle aziende locali. Solo in questo modo potrà recuperare il terreno perduto e garantire un futuro sostenibile per il mercato delle auto elettriche nel continente.
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